22 Settembre 2024 - 8:46

Vallelunga: Schuring, il Ten Voorde che non aspetti e altre storie…

Dopo la nervosa gara 1 che ieri ha aperto il penultimo round stagionale, dal campione in carica che di fatto innesca il caos a partire dal jump start iniziale fino alla vittoria del compagno di squadra a colpi di penalty, oggi scatta una gara 2 che diventa ancor più cruciale dopo l'aggancio di Masters in vetta e la voglia di rivincita di Klien, Braschi e Stiak

Porsche Carrera Cup Italia

Difficile mettere insieme tutti i fattori e gli spunti, in parte esaltanti, in parte controversi e in parte quasi unici o almeno bizzarri dopo il “pazzo” sabato di Porsche Carrera Cup Italia vissuto ieri in gara 1 del quinto round 2024 sul circuito di Vallelunga.

Intanto c è da dire che stamattina alle 11.30 scatta una gara 2 (diretta Dazn e www.carreracupitalia.it) che diventa ancor più cruciale dopo l’aggancio in vetta al campionato effettuato da Masters su Ten Voorde, che in realtà vanta 2 punti in più per via della pole position ottenuta anche per la corsa odierna, ma che proprio dalla pole position ieri ha di fatto innescato il caos.

Padre di tutti gli imprevisti, in fin dei conti, in gara 1 è stato proprio il jump start del campione in carica al via. Esattamente come accaduto lo scorso anno a Matteo Malucelli dalla medesima casella.

Una sbavatura non attesa, ma che naturalmente può succedere, come appunto già visto. Quello che sorprende di più è come l’alfiere di Fulgenzi Racing abbia cercato di rimediare, chiudendo il passo all’accorrente rivale per il titolo Klein, costretto al ritiro fuoripista da una manovra che a Ten Voorde è costata 25 secondi di drive-through post-gara (penalità che si è aggiunta ai 10 secondi per il jump start).

Un’azione di pista insolita per l’asso olandese nel monomarca tricolore. Segno evidente che con il campionato che va verso il gran finale con classifiche molto equilibrate la tensione sale e ogni errore, errorino o imprevisto possono costare carissimo.

Fatto resta che, come l’incolpevole Klein, Ten Voorde è uscito dalla zona punti (mentre la “formichina” Masters ha massimizzato la concretezza e approfittato al massimo degli sbagli altrui) e sembrava proprio che stavolta Braschi fosse riuscito davvero a cogliere il suo primo successo in Carrera Cup Italia.

Invece, dopo quella della “pole-jump start” di Vallelunga, ecco un’altra sorta di anatema, quella del giovane alfiere di Dinamic che non riesce a rimanere sul primo gradino del podio dopo averlo festeggiato a lungo.

E’ la seconda volta consecutiva che gli succede. In gara 2 a Imola fu l’annullamento della penalità inflitta ingiustamente a Klein durante la corsa a farlo riscendere a un comunque prezioso secondo posto.

Ieri invece la vittoria gli è sfuggita per una penalità di 5 secondi che, sempre nel post-gara e podio (e dopo un’altra festa non dovrebbe fare piacere) lo ha retrocesso nono per un contatto su Zendeli al primo giro, mentre Braschi stava risalendo conquistando proprio quella seconda posizione (poi avrebbe superato anche Stiak) che alle spalle di Ten Voorde penalizzato gli avrebbe garantito il successo.

E non finisce qui, perché proprio Stiak sarebbe stato a sua volta in vincitore se non avesse errato il posizionamento sulla casella di partenza. Con Klein fuorigioco, avrebbero potuto essere 25 punti cruciali per Target Competition nella rincorsa al titolo Team, invece i 5 secondi di penalità comminati al giovanissimo e veloce biondino tedesco lo hanno fatto scendere 11esimo, con Flynt Schuring e proprio i rivali di Fulgenzi Racing che a quel punto “ereditavano” la vittoria.

Certamente non è usuale vincere una gara dopo aver tagliato il traguardo in quarta posizione, ma è giusto tributare al 18enne olandese il merito di essersi sempre tenuto fuori dai guai e di non aver commesso il minimo errore pur mantenendosi in piena lotta con tutti i rivali davanti a lui.

La sua storia prosegue bene in Carrera Cup Italia e la continuità data al primo podio conquistato in gara 2 al Mugello lo aveva comunque portato sul podio, dove aveva celebrato quel meritato terzo posto dietro a Braschi e Stiak che poi in serata si è trasformato nel suo primo successo. Meritato anche questo, in fin dei conti. Così come il primo podio dell’australiano Bayley Hall (non è stata dunque tripletta ma comunque una bella doppietta per i ragazzi dello Scholarship Programme seguiti da Andrea Boldrini), secondo con BeDriver, e il terzo posto di Zendeli, che con Ombra Racing ha così anche ottenuto il successo nella classifica Rookie e avvicinato di molto il titolo.

Ora, però, è già il momento di voltare pagina. In definitiva è ancora tutto in gioco. Gara 2 è alle porte e c’è da scommettere che sarà di nuovo battaglia aperta. Schuring scatterà dalla sesta posizione della griglia, mentre lì davanti, in prima fila, torneranno Ten Voorde e Stiak, seguiti stavolta da un Klein a caccia di rivincite (ed è rimasto soltanto a -14 punti dai battistrada in classifica), da Zendeli e Bertonelli.

Dietro a Schuring, settimo si piazzerà invece Braschi, un altro con sicuro desiderio di rivincita, mentre ottavo scatterà Masters con il Team Q8 Hi Perform.

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