Ultim’ora: appello ritirato, Masters vince gara 1 di Monza

Il team prima Ghinzani ha rinunciato all’appello annunciato a Monza in occasione di gara 1 dell’ultimo round della Porsche Carrera Cup Italia 2024 disputato lo scorso weekend. Sabato sera, nel post-gara Simone Iaquinta, dichiarato vincitore dopo una penalità inflitta a Marvin Klein per partenza anticipata, era stato penalizzato di 5 secondi per taglio di variante, ma l’annuncio dell’appello aveva congelato la classifica, rimasta con il pilota calabrese vincitore sub judice fino a oggi pomeriggio.

La penalità, che ora è “scontata” nella classifica definitiva, fa scendere Iaquinta all’ottavo posto, mentre “promuove” vincitore Keagan Masters, che così corona il weekend del suo primo titolo con il Team Q8 Hi Perform con una vittoria, la seconda stagionale.

Diego Bertonelli (TDE) da terzo sale invece in seconda posizione, mentre Gianmarco Quaresmini è classificato terzo. Così, il driver bresciano di Tsunami RT conquist ail suo primo podio del 2024, anche se… post-campionato!.

Malgrado il ricalcolo dei punteggi acquisiti nel sabato di Monza, nelle varie classifiche finali del monomarca tricolore (assoluta e di categorie) tutte le posizioni principali rimangono invariate. 

Target Competition da… zero al top in un anno!

E’ mancato solo il titolo assoluto, sfiorato da Marvin Klein dietro a Keagan Masters nella classifica piloti, ma Target Competition ha di che sorridere a guardare i risultati del suo 2024 in Porsche Carrera Cup Italia. A Monza lo scorso weekend è arrivato soprattutto il titolo Team (nell’albo d’oro succede a Dinamic Motorsport, vincitrice nel 2023), ma anche la quinta vittoria stagionale con il terzo pilota diverso (Robert De Haan, dopo i 3 successi di Klein e quello di Janne Stiak) e anche tanti apprezzamenti proprio per il giovanissimo Stiak, che a 17 anni è stato protagonista di un’evidente crescita nel monomarca tricolore.

Quello che sorprende di più è però la velocità con la quale la squadra alto-atesina è arrivata ai vertici di uno dei campionati del genere più competitivi, agguerriti e ambìti ormai anche nel panorama internazionale (il primo italiano al traguardo nell’ultima gara della stagione è stato Iaquinta, decimo!), passando da… zero, cioè dall’esordio, al titolo in un anno e mezzo, cioè già alla seconda stagione in Carrera Cup.

Affiancato dal fido capomeccanico slovacco Roman Pinciar, il team manager Walter Gummerer racconta il “fenomeno Target”, sottolineando che in atto “c’è un’espansione immediata che riguarda questi contesti”.

Eppure siete entrati in PCCI solo lo scorso anno: che mondo avete trovato in Porsche?

“Devo dire che ci siamo innamorati del mondo Porsche. Per questo abbiamo già dei programmi molto importanti per il prossimo anno.”

Quali?

“Sia in Italia sia in Germania e vorremmo entrare anche in Supercup.”

Già lo scorso anno vi eravate ambientati piuttosto bene, con i giovani gemelli Slutskii ma anche con una vittoria di Klein…

“Il 2023 era l’anno d’esordio e alla fine con i due rookie è andata bene. Abbiamo capito il mondo Porsche, come gestire la vettura ed è stato un buon anno perché i ragazzi non andavano affatto male, soprattutto nel finale. In più, fattore che a fronte di una novità è sempre importante, anche economicamente ci siamo assestati nella maniera opportuna.”

Quest’anno è invece stata una stagione vissuta ad alti livelli ed è giusto celebrare il titolo.

“Come risultati abbiamo avuto degli alti ma anche alcuni bassi. Non è ancora lineare come nei nostri obiettivi, che non devono per forza prevedere di salire sempre sul podio, ma almeno di essere immediatamente sotto. Essere sempre in top-5. I ragazzi nella squadra sono stati davvero tutti bravi. Hanno lavorato con grande serenità, ma anche con la professionalità necessaria in un team che vuole vincere. Non era facile, visto che solo un anno fa son dovuti partire dal libretto d’istruzioni!”

Monza: Zendeli firma la prima dei Rookie

Per la prima volta la Porsche Carrera Cup Italia nel 2024 ha istituito una classifica e quindi un titolo riservai ai Rookie, nel senso proprio di esordienti al volante delle 911 GT3 Cup, quindi non soltanto nel monomarca tricolore ma anche nelle altre serie nazionali o naturalmente in Supercup.

Una decina, alla fine, i partecipanti in pianta stabile (più ad esempio un “guest” del calibro di Kalle Rovanpera) e soprattutto un bel duello che ha caratterizzato la rpima parte di stagione tra Francesco Braschi, alla prima stagione con Dinamic Motorsport, e Lirim Zendeli, il 25enne tedesco che dopo i trascorsi in monoposto fino anche alla FIA F2 ha deciso di virare la propria carriera verso le corse GT scegliendo propriop la Carrera Cup Italia come approdo ideale per iniziare il percorso.

Proprio Zendeli nella seconda metà del 2024 ha definitivamente preso il largo sul giovane rivale italiano (che a 20 anni ancora non compiuti si è “consolato” aggiudicandosi la nomination dello Schoalrship Programme), fino a chiudere i conti per il primo titolo della categoria al termine di gara 1 disputata sabato scorso a Monza.

A campionato chiuso, il pilota di Ombra Racing inizia il suo riassunto del suo primo anno in Porsche proprio dall’ultimo round conclusosi ieri: “Siamo stati sfortunati in qualifica – ha detto Zendeli –, qualcosa rendeva l’auto instabile in frenata. Abbiamo fatto un gran lavoro sul bilanciamento e in gara eravamo tra i più veloci. In gara 1 siamo risaliti da P12 a P3 e poi sono stato penalizzato, ma non ho parlato con i commissari altrimenti credo che non l’avrebbero fatto. Gara 2 è stata invece piuttosto tranquilla. Ho effettuato qualche bel sorpasso e massimizzato il possibile. Alla fine ho concluso settimo dopo un bel sorpasso su Rovanpera, che è stato molto bravo ed è stato bello competere con lui.  Abbiamo fatto bene qnel complesso del weekend, tra duelli e ottime performance, la gente ha visto quello che sono in grado di fare”.

Che cosa pensi nel complesso della tua stagione d’esordio in GT?

“Sapevo che sarebbe stata difficile, ma all’inizio non pensavo fino a questo punto. Ho capito che bisogna stare molto in macchina per riuscire a ridurre al minimo gli errori e tutto. Il mio talento mi ha aiutato a ritrovarmi dove sono, a vincere il titolo Rookie, a salire più volte sul podio e a lottare in top-10 in Supercup. E non ho nemmeno effettuato test, mi sono iscritto a marzo e ho partecipato a quello ufficiale a Imola. Ho dovuto davvero focalizzarmi e imparare di continuo, rimanendo sereno. E, da pilota, ci sono state molte situazioni in cui mi sono sentito deluso e frustrato. Ma non mi sono mai arreso e a un certo punto tutto ha svoltato. Dal Mugello in poi di base sono stato il più veloce in squadra, immaginate se iniziamo così il prossimo anno!”

Ecco: il prossimo anno che cosa succederà? Il tuo futuro?

“Dobbiamo aspettare e vedere. Non c’è nulla di concreto al momento. Ovviamente mi piacciono le corse GT e sarei felici di proseguire il programma. E ottenere delle vittorie, sarebbe fantastico vincere il campionato il prossimo anno. Voglio dimostrare, soprattutto a Porsche, di essere all’altezza. Io sono sicuro di esserlo, soltanto non so quanto tempo ci vorrà.”

Monza: De Amicis ingrana la quarta!

C’è una bella istantanea nel finale della Michelin Cup all’interno della conclusiva domenica vissuta ieri nella Porsche Carrera Cup Italia 2024. Quella di Francesco Fenici che al termine di gara 2 si complimenta con Alberto De Amicis, vittorioso e appena confermatosi campione della categoria, dopo che sabato il podio di gara 1 non aveva nascosto le tensioni della sfida.

Il pilota di Guidonia ha così messo in fila il suo quarto titolo Michelin Cup (2013, 2015, 2023 e 2024), il secondo consecutivo e a fine weekend, concluso con una doppietta, è stata festa grande all’interno del team Ebimotors, giunto alla sfida decisiva con anche Paolo Gnemmi (poi terzo) in lizza.

Una stagione davvero combattutissima quella della categoria riservata ai semi-professionisti e gentleman drivers, che ha addirittura visto Fenici ottenere più punti (2 in più) dello stesso De Amicis, che da par suo è stato il pilota più vittorioso e anche in qualifica è sempre risultato veloce, coronando il titolo con 4 punti di vantaggio sul portacolori di Raptor Engineering in conseguenza della regola che prevede di considerare validi i migliori 11 punteggi dei 12 totali possibili.

Alberto, ti sei confermato in una stagione molto più complessa rispetto allo scorso anno…

“E’ stata una stagione davvero difficile e i rivali più giovani sono cresciuti molto. Ho dovuto lottare proprio con tutti! Ho sofferto tanto quest’anno, dei problemi personali alla fine sono arrivati in pista, è una vittoria del team Ebimotors e del Centro Porsche Varese. Sono stati sempre presenti, non solo professionalmente, soprattutto umanamente. Il lavoro di tutti è stato fantastico. Hanno voluto tutti che riuscissi a superare i momenti di difficoltà.”

Nella decisiva gara 2 di Monza dalla pole alla bandiera a scacchi…

“Sono contento che ho risposto proprio nel weekend decisivo vincendo il titolo come è giusto vincere. E’ stata combattuta, imprevisti compresi, siamo riusciti a gestire ed è andata bene. Siamo contenti.”

Pensi che a Monza la tua esperienza abbia fatto la maggior differenza?

“In questo weekend ero il più veloce. Fin dal bagnato delle libere. In qualifica avrei potuto scendere anche fino al 49 e 2 senza una bandiera rossa… Questo weekend ero davvero competitivo, però l’esperienza mi ha comunque aiutato.”

Sei tornato in Carrera Cup dopo qualche anno, ma sei sempre rimasto legato…

“A 50 anni il quarto titolo, rimarremo nella storia, io poi ho Porsche nel cuore, ho sempre vissuto per le Porsche. La Carrera Cup è sempre stato uno degli obiettivi della mia vita, un campionato che ho sempre amato, ci sarò ancora.”

Monza: Masters ora è il… “sopraelevato”!

C’è sempre Monza nel destino di Keagan Masters in Porsche Carrera Cup Italia. Prima vittoria nell’annata d’esordio 2022. Pole position lo scorso anno. Secondo e terzo posto quest’anno con primo titolo di campione conquistato oggi, quando il 24enne pilota sudafricano ha fatto esultare sia il Team Q8 Hi Perform, che torna al successo in campionato dopo 3 anni, sia Ombra Racing, che la vettura 911 GT3 Cup in livrea ufficiale bianco-giallo-rosso-blu quest’anno l’ha seguita tecnicamente.

La sua forza è sembrata soprattutto quella derivata dalla testa. Dal cervello. Che ha davvero fatto la differenza nei momenti topici degli ultimi due round, a Vallelunga come a Monza, quando sia Ten Voorde sia Klein sono incappati in giornate no che hanno pregiudicato il rispettivo cammino verso il titolo.

Mentre Masters proseguiva dritto per la sua strada. Che fosse in nona o in prima posizione dopo una qualifica. Che fosse sesto o davanti a tutti in gara. Mai un errore, piuttosto una calma olimpica nei momenti concitati (e sono stati tanti) che hann ocaratterizzato le utlime 4 gare della stagione. Qeelle che, con il vento che girava a suo favore, in definitiva hanno cambiato tutto.

E lui quel tutto se l’è preso. Questo ragazzone proveniente da Johannesburg, sempre posato, sempre educato, sempre disponibile. Anche quando le cose girano invece in maniera contraria: “Sono incredibilmente felice di aver vinto la Porsche Carrera Cup Italia 2024 – ha dichiarato nel post-gara 2 a Monza –; è stato un anno fantastico, ricco di sfide, e non avrei potuto chiedere un finale migliore. Voglio ringraziare il team Q8 Hi Perform per il loro straordinario supporto e per il lavoro eccezionale che abbiamo fatto insieme. Questo titolo è il frutto di uno sforzo collettivo, e non vedo l’ora di affrontare nuove sfide da campione”.

Keagan, riavvolgiamo il filo di oggi, con quella ottima aprtenza dalla pole e poi il rischio con De Haan, poi vincitore della corsa, mentre vi giocavate il primo posto al secondo giro…

“Oggi è stata una buona gara, la macchina era veloce, ho però ricevuto un piccolo contatto da De Haan che ha reso l’anteriore un po’ strano, ma fortunatamente la macchina ha potuto concludere la gara, ero preoccupato per una foratura, è stato davvero particolare guidare dopo quel contatto ma ce l’abbiamo fatta. Sapevo che non avrei dovuto lottare troppo con Klein all’inizio, non volevo essere troppo aggressivo e rischiare un incidente, ero contento del terzo posto e di portare il campionato a casa.”

Sembra proprio che hai vinto il campionato di testa… anche oggi.

“Non volevamo compiere nessuna manovra rischiosa. Anche se De Haan mi avesse passato sarei stato felice di restare nella sua scia. Sfortunatamente ci siamo toccati ma alla fine è andata bene e sono felice di concludere sul podio questa stagione da titolo.”

Che cosa significa per te questo trionfo?

“E’ importante senza dubbio. Questo è il primo campionato che ho affrontato quando sono approdato in Europa nel 2022 e conclusi secondo, ora è davvero bello essere tornati quest’anno e aver conquistato la prima posizione.”

In effetti sembra che tu abbia una storia “parallela” con la Carrera Cup Italia: pensi che tornerai per la difesa del titolo?

“Tutto dipende da che cosa succederà ora. Certamente mi piacerebbe, adoro l’ambiente di Porsche Italia, le persone e l’organizzazione. Stanno facendo davvero bene, Vedremo, ne sarei felice.”

Hai mai pensato al salto in GT3?

“Sicuro. Quello è l’obiettivo, diventare un pilota ufficiale per uno dei marchi coinvolti. Ovviamente il primo target sarebbe Porsche, ma andrebbero bene anche altri brand. Mi piacerebbe entrare nelle corse endurance in futuro, penso sia un modo diverso di competere e sarebbe una nuova, interessante sfida per me. Spero di riuscirci.”

Pensi che nel tuo primo anno in Carrera Cup lo Scholarship Programme ti abbia aiutato?

“Quando arrivai in italia nel 2022 non conoscevo per nulla i circuiti e frequentarlo mi ha aiutato in questo senso. Ma anche sotto il profilo della preparazione fisica e mentale. Riscaldamento, preparazione, i de-briefing vari.., penso siano delle ottime cose ed è positivo poterle avere a disposizione in questo sport.”

Quale gara è stata la più importante quest’anno?

“Probabilmente questa! L’obiettivo era arrivare al traguardo… penso fosse molto importante!”

Forse avevi ragione a inizio weekend: c’era maggior pressione sui tuoi rivali…

“Ten Voorde ha commesso un errore in gara 1 che ha complicato la sua rincorsa al titolo ed è un pecato che non abbiamo potuto lottare in pista, ma credo che abbiamo comunque fatto una grande stagione, anche se poi i suoi errori sono stati il mio vantaggio.”

Tu sei stato molto regolare anche…

“Non sono mai riuscito a salire sul primo gradino del podio, a parte nel primo round (a Misano in gara 2, ndr). ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro, siamo stati molto consistenti e spesso siamo comunque andati vicini alla vittoria. Il campionato poi si decide a ogni gara ed è stato importante e positivo che siamo stati costanti e competitivi sulla maggior parte dei circuiti.”

Hai mai pensato di averlo perso, questo primo titolo?

“Sì. Dopo le qualifiche di Vallelunga mi sono detto che il campionato era finito. Non ero riuscito a mettere insieme dei buoni giri e partivo soltanto nono e ottavo mentre i miri rivali erano davanti. Però tutto può succedere nel motorsport e partire in pole position non sempre ti favorisce. E’ una cosa che ora ho davvero imparato!”

Nel dopo gara, Masters ha infine incassato anche i complimenti del Team Q8 Hi Perform: “Siamo molto orgogliosi del cammino che Keagan ha intrapreso in questa stagione – ha dichiarato Fabio Curtacci, Retail and Marketing Director di Q8 Italia –. Fin dal principio, abbiamo riconosciuto il suo talento e il suo potenziale, e lui ha ripagato la nostra fiducia con impegno e prestazioni eccellenti,”  “Puntare su un giovane talento come Keagan è stata una scelta vincente: ha dimostrato una notevole maturità in pista e siamo convinti che questo sia solo l’inizio di una carriera straordinaria”.

Monza: è Braschi il nominato dello Scholarship Programme

E’ stato il talento in erba che fin da inizio stagione ha mostrato di poter competere con i big della Porsche Carrera Cup Italia 2024, con i quali ha condiviso il podio già nel primo appuntamento di Misano. Il monomarca tricolore si è concluso oggi a Monza chiudendo anche il cerchio di Francesco Braschi.

Il 19enne cattolichino di Dinamic Motorsport, che compirà 20 anni a fine novembre, è stato selezionato dallo staff responsabile del progetto come miglior giovane dello Scholarship Programme 2024 e dunque si giocherà la selezione come futuro pilota Junior Porsche rappresentando il “vivaio” della Carrera Cup Italia a fronte dei migliori giovani scelti dalle altre Carrera Cup nazionali.

“In questa stagione non era affatto facile essere selezionato – ha detto Braschi dopo l’annuncio dato nel post-gara 2 da coach Andrea Boldrini – e poi ho lottato con tutti i piloti di alto livello, qui come in Supercup, sono veramente contento della mia stagione e ringrazio tutto lo staff Carrera Cup che mi ha seguito nella Scholarship. Mi ha aiutato a crescere e continuiamo così e sarà fatto un buon lavoro.”

Proprio a Monza il giovane romagnolo non è riuscito a essere protagonista, però, anche perché in entrambe le gare è stato coinvolto in contatti (senza colpe sue) che di fatto lo hanno escluso dalla battaglia: “In qualifica è stato un terzo al lotto e se parti un po’ dietro… mi hanno centrato in entrambe le gare e sono stato piuttosto sfortunato”.

Peccato che quest’anno il processo di selezione non preveda lo Shoot-Out: “Sarebbe stata una bella occasione di confronto con gli altri, tutti ad armi pari, ma ce la giochiamo lo stesso. Poi spero anche di essere presente il prossimo anno. L’intenzione è quella di tornare in questi campionati. La Carrera Cup Italia  mi è piaciuta molto, anche per organizzazione. Poi ci sono stati anche dei momenti amari, oltre a un po’ di sfortuna in alcune gare, ma è così, il motorsport devi prenderlo per come è”.

“Se mi aspettavo la nomination? Io ho messo il massimo di me stesso – conclude Braschi – e quando sei sicuro che hai fatto tutto al meglio e vedi che i risultati arrivano ci speri. Sempre con il sorriso perché la vita e una e quindi godersi il momento. Tutti i ragazzi dello Schoalrship sono migliorati tantissimo durante la stagione e a Vallelunga c’è stato un podio con tre rookie, io sono molto contento. E c’è stato anche un buon rapporto fra noi.”

Monza: De Haan domina gara 2, Masters campione!

A Monza Keagan Masters si laurea campione 2024 della Porsche Carrera Cup Italia. Il primo titolo del 24enne sudafricano e il secondo del Team Q8 Hi Perform dopo quello del 2021 è arrivato al termine di gara 2 dell’ultimo round, vinta da Robert De Haan proprio dopo un duello iniziale ingaggiato con il neo-campione.

Arrivato all’ultima e decisiva corsa da capoclassifica, Masters scattava dalla pole position e dopo aver mantenuto il comando al via ha ragionato in ottica campionato non esagerando nella difesa del primo posto, messo immediatamente nel mirino dai due alfieri di Target Competition De Haan, che scattava anche lui in prima fila, e Marvin Klein, aggressivo fin dal via dalla terza fila nel disperato tentativo di riuscire a scavalcare il sudafricano anche in classifica generale.

De Haan ha attaccato Masters all’inizio del secondo giro e l’ha superato con tanto di “bussatina” (a quanto pare del tutto involontaria) laterale nel tratto della Curva Grande e nel frangente è stato bravo a infilarsi anche Klein.

A quel punto De Haan, all’esordio nel monomarca tricolore, ha iniziato a girare costantemente più veloce di tutti, conservando il primo posto fino al traguardo. Dopo la pole ottenuta per gara 1, sul circuito brianzolo per il 18enne driver olandese in gara 2 arriva così anche il primo successo “italiano”, seguito da Klein, secondo sul podio.

La doppietta odierna ha consentito a Target Competition di laurearsi campione fra i Team. Per la squadra alto-atesina è la prima volta, piuttosto precoce in verità, dopo l’esordio della scorsa stagione. Il terzo posto, invece, è sufficiente a Masters per celebrare il titolo di campione precedendo in gara Oliver Gray.

Di fatto anche un compagno di squadra, visto che Ombra Racing è anche la compagine che quest’anno tecnicamente segue la 911 GT3 Cup di Q8 Hi Perform. Quarto al traguardo, il giovane pilota britannico è stato anche il miglior Rookie al traguardo.

Spettacolare il duello che l’ha visto resistere ai continui attacchi di Larry Ten Voorde, che con Fulgenzi Racing ha completato la top-5 senza riuscire ad attaccare Masters e dunque dovendosi accontentare del secondo posto in campionato (con un weekend in meno disputato).

In gara 2 seguono sesto Janne Stiak e settimo Lirim Zendeli, già campione Rookie ieri, mentre come ieri Kalle Rovanpera è autore di una brillante rimonta che con Prima Ghinzani porta il due volte iridato rally fino all’ottavo posto, a suon di sorpassi e giri a livello dei migliori all’esordio a Monza e nelk monomarca tricolore.

La top-10 è quindio completata da Bayley Hall con la prima 911 GT3 Cup di BeDriver e da Simone Iaquinta, che con Prima Ghinzani ha colto il giro più veloce della gara in 1’48″141 (da confermare nel caso di qualche taglio di variante).

In Michelin Cup, tra vittoria e titolo è festa grande in casa Ebimotors per Alberto De Amicis. Il campione in carica si è confermato dalla pole position di categoria riuscendo a mantenere il comando per tutti i 30 minuti più un giro percorsi. Per il driver di Guidonia è la quarta Michelin Cup in carriera,

Secondo in gara 2 e secondo in campionato è Francesco Fenici, al miglior weekend di sempre a Monza e bravo a confermarsi rivale difficile da battere al volante della 911 GT3 Cup di Raptor Engineering, fra l’altro vicecampione soltanto per il gioco degli scarti (Fenici ha in effetti ottenuto più punti di tutti in stagione).

Il podio di categoria è quindi completato da Cesare Brusa, che con Prima Ghinzani conclude con un prezioso terzo posto casalingo la sua prima annata in Carrera Cup Italia, monomarca confermatosi sempre più internazionale e competitivo e che tornerà nella stagione 2025 a partire dal test ufficiale di metà aprile proprio a Monza in vista del primo round del 2-4 maggio al Misano World Circuit.

Monza: ultimo capitolo, Masters-De Haan davanti

Scatta alle 12.40 gara 2 della Porsche Carrera Cup Italia a Monza (diretta Dazn e www.carreracupitalia.it). Ovvero il gran finale alk quale si arriva dopo un caotico e combattutissimo sabato martoriato dalle penalità e con una classifica rimasta sub judice dopo l’appello del vincitore di gara 1 Iaquinta avverso alla penalità che i commissari gli avevano rifilato dopo la corsa per un taglio di variante.

Stando così le cose, con il secondo posto di ieri il capoclassifica Masters ha rinsaldato (e di parecchio) la leadership e oggi il sudafricano del Team Q8 Hi Perform ha l’occasione di chiudere definitivamente i conti per il titolo scattando dalla pole position.

Lontani sono i suoi inseguitori. Al suo fianco in prima fila si accomoderà infatti De Haan, il poleman di gara 1 poi di fatto eliminato da Ten Voorde al giro 3 che andrà a caccia di rivincite, oltre che di punti per il team Target Competition, non riuscito a chiudere i conti ieri nei confronti della Fungenzi Racing nonostante quest’ultima non sia riuscita a concludere la corsa con nessuna delle due vetture.

Ten Voorde è stato appunto colui che ha innescato il contatto con De Haan, uscendo anche lui di scena e prendendosi anche 8 posizioni di penalità sulla griglia di partenza di oggi. Così, il campione in carica non potrà difendere il titolo 2023 dalla terza piazza dello schieramento, ma si dovrà accomodare soltanto in sesta fila, 11esimo.

Klein, invece, anche lui matematicamente ancora in corsa (almeno finché “reggerà” l’appello di Iaquinta) scatterà in terza fila dalla quinta casella alle spalle anche di Bertonelli e Gray, ma dopo il drive through post-gara pagato ieri per partenza anticipata lil bi-campione francese è di costretto a sperare soprattutto negli eventi.

Con Masters al momento a quota 189 punti (9 di scarto), Ten Voorde a 166 e Klein a 156, è chiaro che per questi ultimi due il primo obiettivo da centrare sarà comunque quello di vincere gara 2 e poi vedere che cosa succede.

E chi vincerà gara 2 in Michelin Cup probabilmente sarà il campione 2024 della categoria, visto che ormai la rincorsa al titolo è uno spareggio tra De Amicis e Fenici, con quest’ultimo ancora in testa a 116 punti (ma con 6 al momento da scartare) e il campione in carica a quota 111. Di fatto è uno zero a zero!

Insomma, una vera e propria finalissima con titolo di assoluta, Michelin Cup e Team ancora da assegnare, mentre quello Rookie è l’unico che si è chiuso ieri, per merito di Zendeli. Anche se in gara a trionfare nella categoria dei piloti alla prima stagione sulla 911 GT3 Cup è stato Kalle Rovanpera, davvero convincente nella rimonta dal 21esimo al sesto posto finale assoluto e appunto primo fra i Rookie.

E oggi il finlandese due volte iridato rally, all’esordio assoluto a Monza in Porsche con il team Prima Ghinzani, scatterà in ottava fila dalla 15esima posizione.

Monza: il grande giorno della Scholarship!

E’ la domenica del gran finale della Porsche Carrera Cup Italia a Monza, ma oltre ai vincitori dei titoli 2024, proprio dopo gara 2, alle 15.00 nella hospitality Porsche si terrà l’ormai tradizionale rito della nomination dello Schoalrship Programme.

Il responsabile del programma italiano di coaching Andrea Boldrini, sempre affiancato dall’altro coach dedicato, Andrea Ceccato, e dallo staff del monomarca tricolore guidato da Valentina Albanese dichiarerà il vincitore di quest’anno, ovvero l’under 23 che parteciperà alle selezioni di Porsche Motorsport con i migliori giovani talenti provenienti dalle altre Carrera Cup nazionali, con la possibilità di diventare pilota Junior.

Boldrini, che stagione è stata per lo Scholarship Programme? Anche quest’anno tanti ragazzi sono sembrati migliorare nel corso dei mesi…

“In effetti da inizio anno a oggi… qualcuno partiva già da un buon livello, però devo dire che poi altri ragazzi che erano un po’ indietro sono cresciuti tanto. Vedi Schuring, che ha vinto qui e anche in Germania, un ragazzo estremamente serio e bravo, anche fuori dall’auto. Uno che ci piace molto. Così come Stiak, che le prime gare era molto introverso e ora accenna dei sorrisi con noi. Ci fa piacere che si sia un po‘ sciolto, peccato solo che lui non sia tra i possibili eleggibili (il tedeschino di Target Competition è fin troppo giovane: per 9 giorni infatti non è rientrato nel limite minimo che prevede di aver compiuto 17 anni entro il 1° marzo 2007, ndr).”

Dovendo per forza di cose escludere Stiak, guardando esclusivamente a risultati, podi e classifica, fin qui sembrerebbe Braschi e Schuring i favoriti per la nomination di oggi pomeriggio…

“Siamo all’ultima gara. E’ chiaro che qualcuno è un po’ più indietro, anche come classifica, però perfino ieri tra qualifiche e gara un po’ di equilibri si sono rimescolati. Decideremo soltanto dopo gara 2.”

E’ stata un’annata anche piuttosto piena di vittorie e podi…

“Rispetto a qualche anno fa è più difficile vincere in Carrera Cup Italia. Il livello si è alzato e ci sono tanti piloti forti. Basta guardare i tempi delle qualifiche, è davvero tosta. Aver vinto più gare e aver fatto diversi podi è un gran risultato in un campionato così competitivo. Ne siamo estremamente soddisfatti. E questo non è avvenuto immediatamente, è segno che i ragazzi sono cresciuti. Ed è chiaro che tanto lavoro lo fanno loro stessi, con l’esperienza che vivono e il fatto che disputano tanti test e diversi campionati. Però ecco, voglio davvero pensare che una mano, un aiuto lo diamo anche noi.”

Com’è questo gruppo di ragazzi?

“Quest’anno è molto variegato. Hanno legato poco fino a prima della gara precedente a Vallelunga. Lì ho visto che tra di loro si scambiano idee, scherzano durante i briefing e gli allenamenti con i personal trainer… anche in questo sono migliorati. Erano partiti un po’ freddi l’uno con l’altro, ora invece sembra esserci un buono spirito di gruppo.”

Il tuo resta sempre un ruolo un po’… ingrato, vista la selezione che devi per forza effettuare a fine stagione.

“E’ sempre difficile. Sono ragazzi e hanno tante aspettative, tanti sogni. Ogni volta è un problema decidere, perché aldilà dell’oggettività ognuno di loro ha potenzialmente almeno una qualità per la quale potrebbe essere scelto e quindi se potessi li selezionerei tutti.”

Come hai visto i “più giovani dei giovani”, ad esempio Pujatti, che non ha ancora 17 anni, oppure Olivieri?

“Ho visto l’approccio giusto. Pujatti è cresciuto molto, ad esempio anche per quanto riguarda l’inglese. A inizio stagione non riusciva a mettere insieme una parola e ora in inglese fa i briefing. Siamo soddisfatti anche per questo, perché il messaggio che gli diamo fin dall’inizio è che valutiamo tutto. Olivieri invece è cresciuto molto come comunicazione, è passato dall’utilizzare termini anche molto semplici a quelli più tecnici ed è molto più analitico. Alla fine di briefing ne facciamo diversi durante un weekend e arrivare al sesto appuntamento con tutti che si confrontano l’uno con l’altro e ognuno ascolta è un momento di crescita ulteriore. E importante.”

Ormai è qualche anno che guidi lo Scholarship Programme: questi ragazzi poi ti hanno mai riscritto, parlato…?

“Alcuni sì, altri no. Qualcuno si perde, altri li rincontri nel paddock. Ieri ho incontrato Masters che andava in hospitality e abbiamo scambiato con piacere due parole. E quando vedo un pilota come lui che, non voglio dire sia uscito dallo Scholarship Programme, però credo siamo stati tanto d’aiuto per lui, che era arrivato qui senza esperienza due anni fa. Anche se poi lui ovviamente ci ha messo tanto del suo perché è comunque un talento. Vederlo in lotta per il campionato o fare risultati in Supercup è davvero bello. E quando lo vedo schierato in griglia lo considero ancora un mio pupillo. Anche se non lo è più ormai.”

E’ il pilota che più ti ha colpito in questi anni?

“Per come è arrivato, per l’approccio che ha avuto, anche per il carattere. Ricorderò sempre il suo esordio a Imola: mai vista la pista e mai guidato una Porsche, in prova pioveva, lui ha fatto due giri e poi ha atteso che asciugasse per lanciarsi. Chiunque altro sarebbe stato preso dalla foga di voler guidare l’auto. Aveva fatto solo un turno di libere… mi è piaciuto molto questo approccio.”

Invece chi ti dispiace non vedere più nei weekend di gara o che magari non ha proseguito la carriera?

“Giardelli che vinse lo Scholarship al termine di un anno incredibile (2021, ndr), vincendo gare e lottando fino alla fine per il titolo. Spiace perché comunque era un ragazzo in cui vedevo un bel potenziale.”

Iaquinta vince gara 1 con la classifica sub judice

Sabato vibrante e combattutissimo nell’ultimo e decisivo round della Porsche Carrera Cup Italia di scena a Monza, che ora attende il verdetto finale e l’assegnazione del titolo di campione 2024 domenica 6 ottobre al termine di gara 2, in programma alle 12.40 con trasmissione in diretta e on demand su Dazn (anche in modalità gratuita). Il primo vincitore del fine settimana, con la classifica di gara 1 che è sub judice, e il primo poleman non sono però coinvolti nella rincorsa al titolo. Dopo il giro record ottenuto in qualifica dall’olandese Robert De Haan (1’47”650), all’esordio nel monomarca tricolore con Target Competition – Centro Porsche Bolzano, nel Tempio della Velocità gara 1 è firmata da Simone Iaquinta. Il successo del già due volte campione è sub judice in quanto il pilota di Prima Ghinzani – Centri Porsche di Milano nel post-gara è stato penalizzato di 5 secondi per un taglio di variante, decisione al quale si è però appellato. Iaquinta è stato autore di un brillante recupero dalla nona posizione di partenza, rimontando fino al secondo posto e ottenendo la vittoria dopo che sempre nel post-gara a sua volta Marvin Klein (Target Competition – Centro Porsche Bolzano) è stato penalizzato di 25 secondi per partenza anticipata, retrocedendo fuori dalla zona punti (per il francese unica consolazione il giro più veloce della corsa in 1’48”725).

Alle spalle di Iaquinta, Keagan Masters è classificato secondo in conseguenza di un’ulteriore penalità, comminata in questo caso a Lirim Zendeli, che aveva tagliato il traguardo in terza posizione ma dopo i 5 secondi aggiunti al suo tempo di gara a causa di un taglio di variante è scivolato al decimo posto. Al pilota tedesco di Ombra Racing – Centro Porsche Bergamo il piazzamento è in ogni caso sufficiente per centrare il titolo Rookie 2024. A fare le spese della girandola di penalità comminate dopo la corsa anche Oliver Gray (Centro Porsche Torino), per un taglio di variante come il compagno di squadra. Così, terzo classificato dietro a Iaquinta e Masters è Diego Bertonelli con la 911 GT3 Cup di The Driving Experiences – Centri Porsche di Roma. Il pilota toscano è seguito da Gianmarco Quaresmini (Tsunami RT – Centro Porsche Brescia), il 17enne pilota tedesco Janne Stiak (Target Competition – Centro Porsche Trento) e Kalle Rovanpera. Brillante la rimonta del finlandese due volte campione del mondo rally, all’esordio in Carrera Cup Italia con Prima Ghinzani – Centri Porsche di Milano. Rovanpera era scattato dalla 21esima posizione dellos chieramento di partenza ed è risalito fino alla sesta posizione.

Il secondo posto ottenuto da Masters, che fra l’altro in gara 2 scatterà dalla pole position, permette al pilota ufficiale del Team Q8 Hi Perform di allungare in classifica generale sia su Klein sia sul campione in carica Larry Ten Voorde. L’olandese di Enrico Fulgenzi Racing – Centro Porsche Udine in gara 1 è stato costretto al ritiro dopo un lungo in Prima Variante e conseguente toccata contro la vettura di De Haan (finito anche lui in testacoda e costretto allo stop) mentre i due erano in lotta per la seconda posizione alle spalle di Masters, che aveva guadagnato la testa della corsa bruciando al via il poleman di giornata. L’uscita di scena di Ten Voorde e De Haan promuoveva secondo Klein, poi bravo a infilare Masters alla Lesmo 2 per prendere il comando, vanificato però dalla penalità per partenza anticipata, mentre il sudafricano era poi sopravanzato anche da Iaquinta e Zendeli.

Gara 2 di Monza deciderà anche le sorti della Michelin Cup, categoria nella quale sono ancora in corsa Alberto De Amicis, impegnato nella difesa del titolo centrato lo scorso anno, e Francesco Maria Fenici. La sfida del sabato ha premiato il campione in carica, che ha vinto dalla pole di categoria al volante della 911 GT3 Cup di Ebimotors – Centro Porsche Varese, precedendo il compagno di squadra Paolo Gnemmi. che però ha pagato con 5 secondi di penalizzazione un taglio di variante con guadagno di posizioni. Dietro a De Amicis è quindi classificato secondo proprio il rivale diretto Fenici, che con Raptor Engineering – Centri Porsche di Roma è al quinto podio di fila, mentre terzo è Stefano Stefanelli (Team Malucelli – Centro Porsche Mantova).

L’ultima domenica della Carrera Cup Italia 2024 si concluderà alle 15.00, quando nell’hospitality Porsche si terrà la nomination del vincitore dello Scholarship Programme: uno dei talenti under 23 del progetto di coaching di Porsche Italia sarà scelto per partecipare alla selezione che coinvolgerà i più giovani piloti provenienti dalle varie Carrera Cup nazionali, con la possibilità di diventare pilota Junior Porsche.