C’è sempre Monza nel destino di Keagan Masters in Porsche Carrera Cup Italia. Prima vittoria nell’annata d’esordio 2022. Pole position lo scorso anno. Secondo e terzo posto quest’anno con primo titolo di campione conquistato oggi, quando il 24enne pilota sudafricano ha fatto esultare sia il Team Q8 Hi Perform, che torna al successo in campionato dopo 3 anni, sia Ombra Racing, che la vettura 911 GT3 Cup in livrea ufficiale bianco-giallo-rosso-blu quest’anno l’ha seguita tecnicamente.
La sua forza è sembrata soprattutto quella derivata dalla testa. Dal cervello. Che ha davvero fatto la differenza nei momenti topici degli ultimi due round, a Vallelunga come a Monza, quando sia Ten Voorde sia Klein sono incappati in giornate no che hanno pregiudicato il rispettivo cammino verso il titolo.
Mentre Masters proseguiva dritto per la sua strada. Che fosse in nona o in prima posizione dopo una qualifica. Che fosse sesto o davanti a tutti in gara. Mai un errore, piuttosto una calma olimpica nei momenti concitati (e sono stati tanti) che hann ocaratterizzato le utlime 4 gare della stagione. Qeelle che, con il vento che girava a suo favore, in definitiva hanno cambiato tutto.
E lui quel tutto se l’è preso. Questo ragazzone proveniente da Johannesburg, sempre posato, sempre educato, sempre disponibile. Anche quando le cose girano invece in maniera contraria: “Sono incredibilmente felice di aver vinto la Porsche Carrera Cup Italia 2024 – ha dichiarato nel post-gara 2 a Monza –; è stato un anno fantastico, ricco di sfide, e non avrei potuto chiedere un finale migliore. Voglio ringraziare il team Q8 Hi Perform per il loro straordinario supporto e per il lavoro eccezionale che abbiamo fatto insieme. Questo titolo è il frutto di uno sforzo collettivo, e non vedo l’ora di affrontare nuove sfide da campione”.
Keagan, riavvolgiamo il filo di oggi, con quella ottima aprtenza dalla pole e poi il rischio con De Haan, poi vincitore della corsa, mentre vi giocavate il primo posto al secondo giro…
“Oggi è stata una buona gara, la macchina era veloce, ho però ricevuto un piccolo contatto da De Haan che ha reso l’anteriore un po’ strano, ma fortunatamente la macchina ha potuto concludere la gara, ero preoccupato per una foratura, è stato davvero particolare guidare dopo quel contatto ma ce l’abbiamo fatta. Sapevo che non avrei dovuto lottare troppo con Klein all’inizio, non volevo essere troppo aggressivo e rischiare un incidente, ero contento del terzo posto e di portare il campionato a casa.”
Sembra proprio che hai vinto il campionato di testa… anche oggi.
“Non volevamo compiere nessuna manovra rischiosa. Anche se De Haan mi avesse passato sarei stato felice di restare nella sua scia. Sfortunatamente ci siamo toccati ma alla fine è andata bene e sono felice di concludere sul podio questa stagione da titolo.”
Che cosa significa per te questo trionfo?
“E’ importante senza dubbio. Questo è il primo campionato che ho affrontato quando sono approdato in Europa nel 2022 e conclusi secondo, ora è davvero bello essere tornati quest’anno e aver conquistato la prima posizione.”
In effetti sembra che tu abbia una storia “parallela” con la Carrera Cup Italia: pensi che tornerai per la difesa del titolo?
“Tutto dipende da che cosa succederà ora. Certamente mi piacerebbe, adoro l’ambiente di Porsche Italia, le persone e l’organizzazione. Stanno facendo davvero bene, Vedremo, ne sarei felice.”
Hai mai pensato al salto in GT3?
“Sicuro. Quello è l’obiettivo, diventare un pilota ufficiale per uno dei marchi coinvolti. Ovviamente il primo target sarebbe Porsche, ma andrebbero bene anche altri brand. Mi piacerebbe entrare nelle corse endurance in futuro, penso sia un modo diverso di competere e sarebbe una nuova, interessante sfida per me. Spero di riuscirci.”
Pensi che nel tuo primo anno in Carrera Cup lo Scholarship Programme ti abbia aiutato?
“Quando arrivai in italia nel 2022 non conoscevo per nulla i circuiti e frequentarlo mi ha aiutato in questo senso. Ma anche sotto il profilo della preparazione fisica e mentale. Riscaldamento, preparazione, i de-briefing vari.., penso siano delle ottime cose ed è positivo poterle avere a disposizione in questo sport.”
Quale gara è stata la più importante quest’anno?
“Probabilmente questa! L’obiettivo era arrivare al traguardo… penso fosse molto importante!”
Forse avevi ragione a inizio weekend: c’era maggior pressione sui tuoi rivali…
“Ten Voorde ha commesso un errore in gara 1 che ha complicato la sua rincorsa al titolo ed è un pecato che non abbiamo potuto lottare in pista, ma credo che abbiamo comunque fatto una grande stagione, anche se poi i suoi errori sono stati il mio vantaggio.”
Tu sei stato molto regolare anche…
“Non sono mai riuscito a salire sul primo gradino del podio, a parte nel primo round (a Misano in gara 2, ndr). ma la squadra ha fatto un ottimo lavoro, siamo stati molto consistenti e spesso siamo comunque andati vicini alla vittoria. Il campionato poi si decide a ogni gara ed è stato importante e positivo che siamo stati costanti e competitivi sulla maggior parte dei circuiti.”
Hai mai pensato di averlo perso, questo primo titolo?
“Sì. Dopo le qualifiche di Vallelunga mi sono detto che il campionato era finito. Non ero riuscito a mettere insieme dei buoni giri e partivo soltanto nono e ottavo mentre i miri rivali erano davanti. Però tutto può succedere nel motorsport e partire in pole position non sempre ti favorisce. E’ una cosa che ora ho davvero imparato!”
Nel dopo gara, Masters ha infine incassato anche i complimenti del Team Q8 Hi Perform: “Siamo molto orgogliosi del cammino che Keagan ha intrapreso in questa stagione – ha dichiarato Fabio Curtacci, Retail and Marketing Director di Q8 Italia –. Fin dal principio, abbiamo riconosciuto il suo talento e il suo potenziale, e lui ha ripagato la nostra fiducia con impegno e prestazioni eccellenti,” “Puntare su un giovane talento come Keagan è stata una scelta vincente: ha dimostrato una notevole maturità in pista e siamo convinti che questo sia solo l’inizio di una carriera straordinaria”.